Morfologia e funzione delle cellule di Leydig

cellule di Leydig

Dove si trovano le cellule di Leydig

Prima di descrivere le funzioni di queste cellule endocrine vediamo qual è esattamente la loro ubicazione. Iniziamo con il precisare che le donne non le possiedono, poiché si trovano all’interno della struttura dei testicoli. Per la precisione sono all’interno dello stroma che circonda i tubuli seminiferi contorti, e per questo si definiscono interstiziali. All’interno dei tubuli seminiferi hanno luogo le divisioni meiotiche che portano alla produzione dei gameti maschili, ovvero gli spermatozoi. 

Considerate nel loro insieme queste cellule costituiscono la Ghiandola Interstiziale del Testicolo, deputata alla sintesi degli ormoni sessuali maschili. 

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Analisi della morfologia cellulare

Queste cellule devono il loro nome allo zoologo tedesco Franz von Leydig, che per primo le descrisse in una sua pubblicazione avvenuta verso la metà dell’800. Si tratta di cellule di grandi dimensioni, con un diametro variabile fra i 20 e i 25 µm. Alcune sono isolate fra di loro, ma negli interstizi fra i tubuli è anche possibile trovarne dei piccoli raggruppamenti che possono raggiungere le 10 cellule. Quando solo separate si presentano sferoidali, ma se si aggregano appaiono di forma poliedrica. Hanno un nucleo di grandi dimensioni e di solito si trova al centro della cellula.

Nel citoplasma delle cellule di Leydig troviamo spesso delle piccole gocce lipidiche e delle strutture cristalline che si chiamano cristalli di Reinke. Di questi ultimi, formati da aggregati di proteine, non si conosce l’esatta funzione, però man mano che la cellula invecchia aumentano di numero. Si osservano anche numerosi mitocondri dalla forma allungata e con creste ben evidenti, un apparato di Golgi molto sviluppato e vari lisosomi. Nel nucleo si possono osservare più nucleoli.

L’analisi di queste cellule al microscopio elettronico ha rivelato che fra le cellule di Leydig adiacenti sono presenti dei piccoli canali, simili a dei desmosomi rudimentali, e una lamina basale condivisa. Al microscopio ottico si nota invece una significativa rifrazione della luce a causa della presenza delle gocce lipidiche nel citoplasma. 

Lo stroma in cui si trovano immerse è composto da connettivo lasso, formato da una matrice amorfa che contiene vari tipi di fibre: fibre collagene, reticolari ed elastiche. La parte amorfa si presenta come un gel con alta concentrazione di acqua al cui interno si trova una fitta rete di capillari sanguigni. 

Le funzioni delle cellule di Leydig

Il ruolo principale della Ghiandola Interstiziale del Testicolo è la sintesi di ormoni sessuali e in particolare del testosterone. La sintesi di ormone di natura steroidea segue l’induzione da parte dell’ormone luteinizzante (LH) prodotto a livello dell’ipofisi, a sua volta indotto dal GnRH, un ormone ipotalamico. Il rilascio di testosterone è inoltre soggetto a un ritmo circadiano, in quanto il picco di produzione si ha nelle prime ore del mattino e poi si assiste ad un calo graduale.

L’attività fisica può portare a una maggiore produzione di questo ormone dalle cellule di Leydig, come ad esempio quando si fa una sessione di allenamento in palestra. Come tutti gli ormoni steroidei il testosterone deriva dal colesterolo e perciò per sintetizzarlo occorre il giusto apporto di grassi nella dieta. Ciò nonostante un eccesso di tessuto lipidico può causare una diminuzione della sua produzione, come si verifica nelle persone in sovrappeso o obese. 

Oltre al testosterone queste cellule producono anche altri ormoni in piccole quantità, tra cui il diidrotestosterone (DHT) e l’estradiolo. Il primo è un derivato del testosterone e interviene nella regolazione della libido e nello sviluppo dei caratteri sessuali maschili. Invece l’estradiolo è un estrogeno che in piccole quantità è presente anche nell’uomo, dove ha effetti sulla salute delle ossa e del sistema nervoso.

Le funzioni del testosterone

Trattandosi dell’ormone prodotto in maggiore quantità da parte delle cellule di Leydig merita un approfondimento. In età prepuberale la sua produzione ha una certa influenza sul comportamento del bambino, ma è durante l’adolescenza che i suoi effetti si fanno più evidenti. Prima di tutto permette la maturazione completa dei genitali esterni, facendo in modo che i testicoli scendano nel modo corretto all’interno del sacco scrotale. Influenza anche lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari dell’uomo, ovvero la comparsa di barba e baffi oltre all’abbassamento della voce. 

A livello della psiche il testosterone influenza il desiderio sessuale oltre all’aggressività. Un livello più elevato può rendere un individuo più incline alla violenza, anche se non è l’unico fattore a determinarlo. Oltre alla libido quando le cellule di Leydig lo producono stimolano anche la spermatogenesi, generando gli spermatozoi. Un altro effetto è l’aumento della produzione di eritropoietina (EPO) un ormone di natura glicoproteica che aumenta la sintesi di globuli rossi a livello del midollo osseo.

A lungo si è pensato che il testosterone fosse legato alla comparsa della calvizie in età adulta, in quanto il suo derivato DHT può provocare l’atrofia dei follicoli dei capelli. Ad oggi però pare che la perdita dei capelli dipenda più da un fattore genetico e che sia ereditario. In sintesi, per capire se ci si ritroverà calvi da adulti bisogna guardare lo stato della capigliatura di padre, zii e nonni. 

Le neoplasie delle cellule di Leydig

Tra i tumori testicolari quello che colpisce queste cellule è una delle forme più rare, ma può manifestarsi a qualsiasi età e risulta più comune nei giovani adulti. Proprio perché risulta una neoplasia poco diffusa la sua diagnosi spesso è incidentale, se nelle analisi del sangue compaiono valori elevati a carico degli ormoni sessuali. Oltre agli squilibri ormonali ci sono però dei sintomi evidenti a livello fisico a cui fare attenzione e che devono mettere in allarme.

Quando si presenta un tumore alle cellule di Leydig il testicolo si gonfia, provoca dolore e al tatto si percepisce una sorta di nodulo. Gli uomini che ne soffrono possono presentare un seno più gonfio, problemi di erezione e fitte a livello dell’addome. Nella maggior parte casi per fortuna il tumore di rivela benigno e non si estende ai tessuti circostanti. Di solito si procede con l’asportazione chirurgica del nodulo preservando i tessuti sani del testicolo.

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