Riforma Test Medicina 2025: sì del Senato all'abolizione dei test
Il Senato ha approvato la riforma Test Medicina 2025 sull’accesso alle facoltà mediche con 87 voti a favore, 40 contrari e 18 astenuti. Niente concorsone, niente test a crocette!
L’accesso alle professioni sanitarie in Italia sta per subire un cambiamento epocale con l’avvento della riforma Test Medicina 2025. Questa proposta di legge, secondo il Ministro Bernini, mira a creare un sistema di accesso più inclusivo, meritocratico ed equilibrato, ponendo fine al tradizionale test di medicina e introducendo nuove regole e modalità di selezione.
Una delle principali novità introdotte dalla riforma Test Medicina 2025 è la creazione di un semestre comune per tutte le facoltà mediche, che mira a fornire una formazione di base omogenea e favorire un percorso di studio più completo e integrato. Questo semestre filtro consentirà agli studenti di acquisire una solida base di conoscenze e competenze fondamentali per affrontare gli studi successivi in medicina, odontoiatria, veterinaria e professioni sanitarie.
Inoltre, la riforma prevede l’implementazione di decreti attuativi che dovranno dettagliare le nuove modalità di selezione, fornendo linee guida chiare e trasparenti per gli aspiranti medici. Questo è un passo determinante per garantire un processo selettivo equo e meritocratico, basato sulla valutazione oggettiva delle competenze e delle capacità degli studenti.
Tuttavia, nonostante i vantaggi e le promesse del disegno di legge sulla riforma Test Medicina 2025, rimangono ancora diversi interrogativi da chiarire.
Le università, gli aspiranti medici e i centri di formazione si trovano di fronte a nuove sfide e opportunità, e sarà fondamentale rimanere aggiornati sugli sviluppi e prepararsi al meglio per affrontare il nuovo sistema di accesso.
Riforma Medicina 2025: cosa prevede il semestre filtro
La riforma Test Medicina 2025 introduce importanti novità per l’accesso ai corsi universitari di medicina, puntando a formare 30.000 nuovi medici nei prossimi sette anni.
Tra i cambiamenti principali c’è l’introduzione del semestre aperto a tutti, chiamato anche “semestre-filtro”, che ha l’obiettivo di migliorare l’orientamento e selezionare gli studenti più preparati.
Come funziona il semestre filtro?
Durante il primo semestre, accessibile a tutti gli studenti interessati alla facoltà di medicina, i candidati dovranno sostenere esami caratterizzanti.
L’ammissione al secondo semestre sarà basata sui risultati ottenuti e sulla posizione in una graduatoria nazionale, calcolata in base ai crediti formativi accumulati.
Cosa succede se non si supera il semestre filtro?
Gli studenti che non riescono a proseguire al secondo semestre non perderanno il lavoro svolto. I crediti formativi acquisiti potranno essere utilizzati per iscriversi a corsi di laurea alternativi o percorsi formativi correlati. In questo modo, l’impegno del primo semestre sarà valorizzato, offrendo nuove opportunità di crescita accademica.
Obiettivi del riforma
- Migliorare l’orientamento in ambito medico già durante le scuole superiori
- Superare i limiti dell’attuale sistema, basato sui “test lotteria” (come li ha definiti la Ministra Bernini)
- Selezionare in base ai reali risultati di studio (merito) e alla motivazione
- Offrire percorsi flessibili e valorizzare i crediti formativi ottenuti
- Formare 30.000 nuovi medici in 7 anni
La riforma Test Medicina 2025 rappresenta un cambiamento significativo per l’accesso alla professione medica, rendendo il sistema più inclusivo e orientato al futuro.
Le novità approvate in commissione
Un emendamento approvato in commissione stabilisce che la sostenibilità dell’iscrizione al primo semestre dei corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria dipenda dalla disponibilità di posti dichiarata dalle università.
Un aspetto cruciale, considerando la limitatezza di spazi e risorse negli atenei italiani.
Un’altra modifica introdotta nel testo prevede un allineamento tra i corsi di laurea e gli slot delle specializzazioni sanitarie post lauream, tenendo conto anche delle carenze di personale registrate dal SSN.
Ci sono aggiornamenti anche sulle attività formative in collaborazione con le scuole. Le eventuali iniziative di orientamento svolte con gli ordini professionali saranno incluse nei PCTO (ex alternanza scuola-lavoro), mentre i corsi di preparazione a Medicina per studenti e diplomati saranno extracurricolari, organizzati nel pomeriggio.
Numero chiuso: cosa cambia?
Il numero chiuso all’università di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria resta confermato.
L’accesso al secondo semestre sarà determinato dai risultati agli esami e dalla posizione in una graduatoria nazionale basata sui crediti formativi accumulati.
Per gli studenti che non superano il semestre-filtro, ci sono comunque soluzioni.
I crediti formativi ottenuti durante il primo semestre saranno riconosciuti e potranno essere utilizzati per iscriversi a percorsi formativi alternativi o a corsi di laurea diversi. Questo permette di non perdere il lavoro svolto e di proseguire gli studi in ambiti affini o in discipline di maggiore interesse.
PCTO e crediti formativi: cosa cambia
La riforma del test di medicina 2025 introduce nuovi percorsi di orientamento (PCTO) dedicati agli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori.
Realizzati in collaborazione con gli ordini sanitari, questi percorsi offriranno tirocini formativi per aiutare gli studenti a scegliere consapevolmente la facoltà di medicina. Inoltre, completare i PCTO riconosciuti permetterà di ottenere crediti formativi validi per il primo semestre universitario.
Proposta CRUI e riforma Medicina 2025
Il futuro dell’ammissione ai corsi di laurea in Medicina si sta avvicinando a una svolta cruciale. Con la “riforma Medicina 2025” in discussione tra Parlamento e rettori, emergono nuove proposte volte a cambiare il sistema. Tra le varie, spicca la proposta CRUI che introduce un innovativo semestre obbligatorio e gratuito, pensato per offrire a tutti gli aspiranti medici una preparazione adeguata prima dell’atteso test di ammissione.
La proposta CRUI per Medicina 2025
La proposta CRUI, condivisa con la commissione Istruzione di Palazzo Madama, prevede un percorso articolato in quattro fasi, che segnerà una significativa evoluzione rispetto al sistema attuale.
- Questionario di autovalutazione (facoltativo): dedicato agli studenti di quinta superiore o già diplomati, utile per orientare i partecipanti sulla loro preparazione iniziale.
- Corsi online pre-universitari (gratuiti) di Fisica, Chimica e Biologia, erogati da gennaio a settembre.
Alla fine dei corsi, i candidati dovranno sostenere esami di idoneità (quiz a crocette) per accertare le competenze acquisite. - Accesso al Test nazionale solo per chi supera gli esami di idoneità.
Il test comprende 100 domande suddivise in quattro categorie principali (Biologia, Chimica, Fisica e Matematica, Logica-psicoattitudinale), da completare in un tempo massimo di 120/150 minuti. - Certificazione dei crediti formativi validi per il primo semestre di Medicina o trasferibili ad altri corsi di area medico-scientifica per chi non superasse la prova finale.
Durante il periodo gennaio-settembre, gli aspiranti medici parteciperanno a lezioni di Biologia, Fisica e Chimica, completate da momenti formativi in presenza (opzionali) come tutoraggio o sessioni di Q&A. Al termine del corso, i candidati affronteranno esami di idoneità in Fisica, Chimica e Biologia, senza attribuzione di voti.
Gli esami del semestre “aperto” di Medicina – secondo l’idea del CRUI – sarebbero disponibili su tutto il territorio nazionale e online, con quiz automatici al termine di ogni modulo. Le competenze verranno certificate se il candidato otterrà almeno il 51% di risposte corrette. Solo chi supera gli esami potrà accedere al test nazionale di Medicina.
Sì, hai letto bene: un test a crocette, in teoria con la stessa struttura di quello che si è svolto fino al 2024 (domande a risposta multipla su materie Chimica, Fisica, Matematica, Biologia e Logica).
Chi non supera questa fase potrà utilizzare i crediti acquisiti per iscriversi a uno dei seguenti corsi:
- Biotecnologie
- Scienze Biologiche
- Scienze e Tecnologie Farmaceutiche
- Farmacia e Farmacia Industriale
- Un corso delle Professioni Sanitarie
Tempi per l’entrata in vigore della riforma Test Medicina 2025
Se non subirà modifiche e troverà consenso anche alla Camera, il disegno di legge riforma Test Medicina 2025 diventerà definitivo e il MUR avrà 12 mesi per emanare i decreti attuativi. Per garantire l’entrata in vigore entro il 2025, però, potrebbe essere necessaria un’accelerazione dei tempi.
Quello di cui abbiamo parlato è solo un disegno di legge delega che potrebbe subire molte modifiche e di cui non conosciamo i tempi di approvazione definitiva.
L’iter è complesso:
- Gli emendamenti al DDL sono stati presentati entro il 21 novembre. Ecco il testo.
- Il 26 novembre il testo è stato votato dall’assemblea plenaria del Senato.
- Ora è compito della Camera e, in caso di modifiche, tornerà alla Commissione Bilancio.
- Una volta approvato dalla Camera, il MUR dovrà emettere i decreti attuativi da sottoporre al parere della Camera.
- Solo allora avremo i dettagli della riforma: materie, criteri di selezione, ecc…
A tal proposito, il MUR ha istituito un tavolo di esperti per proporre soluzioni, con particolare attenzione al semestre comune. - Infine, ci sarà l’entrata in vigore.
Se però questo iter non si concluderà in tempo, anche nel 2025 sarà previsto il tradizionale test di medicina.
In conclusione, la riforma Test Medicina 2025 rappresenta un’importante svolta nel campo dell’accesso alle professioni sanitarie in Italia.
Questo nuovo sistema promette di essere più inclusivo, meritocratico e in linea con le esigenze del settore sanitario. Tuttavia, sarà solo il tempo a dire se la riforma riuscirà a raggiungere un equilibrio tra merito, qualità e sostenibilità.
Nel frattempo, è fondamentale per gli interessati informarsi e prepararsi adeguatamente per affrontare al meglio il processo selettivo con o senza Test d’ingresso.