Come imparare con le mappe mentali
Creare le mappe mentali permette di trasformare pensieri e note in formati visivi chiari, in cui le relazioni tra le idee sono evidenti.
Scopriamo insieme come farlo al meglio e rendere i concetti chiari e fruibili!
Che cosa sono le mappe mentali
Il sovraccarico di informazioni è una sfida costante per il cervello che spesso rischia di non riuscire a gestire problemi, dati e idee ed essere travolto dal caos.Â
Una soluzione a ciò è rappresentato dalle mappe mentali. Si tratta di rappresentazioni grafiche del pensiero umano utili ad interiorizzare concetti complessi in modo creativo, personalizzato e divertente.
Questi strumenti visivi rappresentano idee e informazioni attraverso rami e nodi connessi che si irradiano da un concetto centrale.
Essi nascono con lo scopo di:
- elaborare e assimilare informazioni in modo efficace e innovativo;
- comprendere argomenti complessi in modo profondo, suddividendo i concetti nei vari elementi che li compongono;
- generare idee ed organizzare meglio le informazioni esistenti;
- pensare e capire come funzionano le informazioni;
- visualizzare concetti e connessioni altrimenti difficili da identificare;
- fornire un metodo sistematico per catturare e organizzare i pensieri;
- rispecchiare il modo naturale in cui il cervello elabora le informazioni;
- risolvere dubbi e generare nuove idee.
Inoltre, si compongono di alcuni elementi che le contraddistinguono. Nello specifico:
- parole chiave;
- rami curvi;
- immagini;
- colori;
- collegamenti.
Come abbiamo accennato precedentemente, le mappe mentali rispettano il funzionamento del cervello e fanno lavorare in simbiosi la parte sinistra analitica e il lato destro artistico.
Come creare delle mappe mentali
Le mappe mentali sono dotate di una struttura flessibile, adattabile ed estendibile a qualsiasi ambito e tipologia di idee.
Esse seguono una progressione logica che permette di:
- mantenere chiarezza ed organizzazione durante l’intero processo;Â
- assicurare che tutte le idee vengano catturate;
- collegare i concetti tra di loro in modo significativo.Â
A livello generale, nella costruzione è necessario rispettare i seguenti passaggi:
- partire da un’idea centrale: individuare un concetto chiaro e conciso da esplorare ed ampliare in varie direzioni. Ad esempio, un obiettivo, un problema o un tema da analizzare;
- aggiungere rami per categorie: identificare gli aspetti chiave dell’idea centrale e rappresentarli graficamente attraverso rami. Questa categoria di informazioni deve essere collegata direttamente al concetto base e distanziata uniformemente attorno al centro;
- espandere con rami secondari più piccoli: permettono di esplorare aspetti specifici di ogni categoria, aggiungere profondità e suddividere idee complesse in parti più gestibili e dettagliate;
- creare connessioni tra idee correlate in diversi settori, dando vita ad una rete di relazioni che arricchisce la comprensione.
- utilizzare elementi visivi: rendono le informazioni più coinvolgenti e facili da ricordare e ne chiariscono le relazioni. Ad esempio, usare un determinato colore per raggruppare concetti.
Infine, occorre verificare che le connessioni abbiano senso e le idee fluiscano in modo logico.Â
Utilità e vantaggi
Ad oggi, il sistema delle mappe mentali viene applicato in vari campi e risulta particolarmente utile per:
- brainstorming e ideazione: stimola la creatività e permette la generazione di pensieri a flusso libero;
- processo decisionale e risoluzione dei problemi: utile per analizzare i problemi e trovare soluzioni innovative;
- gestione degli appunti: semplifica le informazioni complesse e rende la comprensione più immediata;
- pianificazione e gestione: permette di comprendere le diverse fasi di un progetto, le tempistiche ed il ciclo di vita;
- definizione di obiettivi ed organizzazione: aiuta a stabilire obiettivi chiari e raggiungibili;
- creazione di contenuti: permette di strutturare le proprie idee ed ampliare la creatività .
Come è evidente, le mappe mentali offrono vantaggi chiari rispetto ai metodi tradizionali. Tra questi:
- aumentare la capacità di memorizzazione: il cervello umano elabora naturalmente le informazioni tramite associazioni, soprattutto quando sono presentate come una rete visiva di idee connesse;
- promuovere la collaborazione: favoriscono il lavoro di gruppo creando uno spazio condiviso in cui esplorare e perfezionare le idee, permettendo loro di connettersi e completarsi a vicenda;
- adattarsi a molteplici usi: grazie alla loro versatilità ed adattabilità , si possono usare in ogni scenario che implichi l’organizzazione di pensieri o informazioni e possono anche venire personalizzate per soddisfare esigenze specifiche.
Dalle origini ai giorni nostri
La creazione delle mappe mentali è merito dello studioso londinese Tony Buzan che, a fine anni Settanta, diede vita alla tecnica che rivoluzionò il campo delle metodologie di apprendimento rapido.
Dopo aver fatto ricerche su come poter utilizzare al meglio al cervello, elaborò delle mappe mentali con una struttura particolare suddivisa in due parti, una gerarchica e l’altra associativa.
La prima, presentava ogni elemento in collegamento con quello precedente attraverso una struttura a rami. L’altra indicava le relazioni esistenti tra i diversi punti collegati sulla mappa.
Il modello si contraddistingueva anche per tre elementi importanti:
- uso di immagini accattivanti;
- impiego di colori vivaci e contrastanti;
- utilizzo di singole parole chiave per sintetizzare ed esprimere concetti.
Con il tempo, le mappe mentali vennero arricchite con immagini fantasiose e colorate, capaci di attivare l’emisfero celebrare destro e supportare di conseguenza creatività e memoria.
Ad oggi, gli strumenti di lavoro si sono evoluti in modi di pensare e collaborare supportati dal digitale che offrono:
- strumenti di collaborazione visiva;
- piattaforme flessibile in cui le idee si espandono naturalmente;
- funzionalità come trascinamento, rilascio degli elementi e modifica in tempo reale.
Di certo, i software di mappatura mentale aggiungono una dimensione estremamente efficiente al modo con cui lavorare con le proprie idee.